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Affitti Brevi STOP self check in. Le Novità dal Viminale!


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Oggi parliamo di una novità che sta facendo discutere il mondo degli affitti brevi: il Viminale ha deciso di mettere un freno a pratiche che molti proprietari di case in affitto utilizzavano, come l'identificazione da remoto e l'uso delle famose key box.

Ma che significa tutto ciò? In sostanza, chi gestisce affitti brevi non potrà più fare a meno di un'identificazione faccia a faccia con gli ospiti. Addio quindi alla comodità di inviare le chiavi tramite una scatoletta sicura all'esterno della proprietà o di fare check-in tramite videochiamata. Ora dovrà esserci un incontro “di persona” per garantire che gli ospiti siano chi dicono di essere.

Questa mossa arriva dopo diverse segnalazioni di situazioni poco chiare nel settore. Con l’aumento delle prenotazioni online, sono aumentati anche i casi di frodi e problemi di sicurezza. Il governo ha deciso di mettere in atto queste nuove regole per tutelare sia gli host che gli ospiti, così da assicurarsi che ogni soggiorno sia più sicuro.

Cosa cambierà realmente? Per i proprietari, sarà necessario pianificare un check-in che richiede tempo e organizzazione. Gli ospiti, d’altro canto, dovranno adattarsi a questo nuovo protocollo, il che potrebbe significare dover aspettare un po’ prima di poter accedere alla loro "nuova casa". Insomma, il facile incontro virtuale sarà solo un ricordo.

L’idea è sicuramente quella di migliorare la trasparenza e la sicurezza nel mercato degli affitti brevi, ma vedremo come questa novità influenzerà le abitudini di tutti nei prossimi mesi!
 
 
 

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